L'Appunto di Aly Baba Faye

Archive for settembre 2009

Obama nel Worldistan

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La prima volta del Presidente Obama all’Assemblea Generale dell’Onu la scorsa settimana ha lasciato un segno senz’altro positivo (video). Tuttavia, gli interventi di molti leaders ci hanno ricordato le complicanze che la comunità internazionale deve affrontare. Il presidente americano ha misurato per la prima volta il peso della sua leadership globale. Una leadership che sembra voler giocare lungo il modello delle tre C: consenso, concertazione e cooperazione come il nuovo approccio del multilateralismo. Infatti, la “cura” dei mali del mondo passa tramite la costruzione di una nuova civiltà della condivisione. L’America da sola non ce la può fare. Pertanto, serve una ristrutturazione della Governance globale che si basa sul multilateralismo  in un mondo multipolare. Il medioriente è decisivo in questo quadro geopolitica. Afghanistan, Pakistan, Iran (e in qualche modo Uzbekistan) sono il perimetro dove si deciderà il futuro della pace e della sicurezza globale. Infatti, il nostro mondo è diventato Worldistan e ogni prospettiva di governance globale dovrà fare i conti con l’Iran. L’Iran è  diventata la nuova potenza politica dopo la sciagurata destabilizzazione dell’Irak che di fatto ha spianata la strada all’egemonia sciita. Pertanto la stabilizzazione o meno della regione dipende dall’Iran e  del ruolo che potrà giocare anche a livello mondiale. E’ dunque la questione iraniana il vero nodo gordiano da affrontare. L’epilogo del conflitto israelo-palestinese e la crisi afghano-pakistana dipendono in larga parte dalla Republica Islamica. Il Pakistan e Israele dispongono della bomba atomica e l’Iran non può accontentarsi di una leadership politica senza disporre della forza militare  ed è per questo che  vuole dotarsi dall’arma nucleare. Ora con l’approvazione della risoluzione sul disarmo dell’assemblea delle Nazioni Unite o si procede sul serio verso un mondo senza atomica oppure è solo una questione di tempo ma l’Iran (e chissà ancora quanti stati) si doterà del nucleare alla faccia della non-proliferazione. Dunque l’opzione del disarmo è l’unica soluzione sostenibile poiché la non proliferazione non regge a lungo se chi dispone del nucleare lo mantiene e vuol impedire gli altri di averne.  Questione di pari opportunità!

Written by Aly Baba Faye

27 settembre 2009 at 12:14