L'Appunto di Aly Baba Faye

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Resiste la B. polarizzazione

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E’ ancora lì. Chissà ancora per quanto tempo? E’ lì presente nel suo D-day. Sì! Oggi è stato il B-day. Oggi sarebbe dovuto essere l’appuntamento con la Storia. E come da copione  il Sultano di Arcore trova ancora motivo per battere il petto. Sarà che l’Unto del Signore fa effetto. Comunque lui vince, almeno personalmente, o comunque non  perde almeno aritmeticamente. Certo ha dalla sua parte il numero perfetto: il 3. E’ ancora lì anche se erano in tanti a nutrire la speranza che oggi diventasse la fine di un’era. Infatti, erano in molti a scommettere sull’inizio della fine del Cavaliere d’Italia. Invece no! La storia continua! Sì passa lo que passa la vida continua. Infatti la vicenda italiana dovrà ancora fare i conti con il personaggio più imponente della storia republicana. E se il bipolarismo ha registrato qualche cedimento strutturale come dimostrano le avvisaglie di “poli terzi”, resta intatta e resiste la B-Polarizzazione della vita politica. Infatti, dalla famosa discesa in campo, il 26 gennaio ’94, B. è la figura centrale attorno alla quale si è articolata  tutta la vicenda politica italiana. O con lui o contro di lui, non è ammesso alcuna  indifferenza alla sua centralità. O con lui o contro di lui, non c’è progetto politico, negli ultimi 17 anni, che non si rapporti o si confronti con lui. O con lui o contro di lui, nel bene e nel male, nella buona come nella cattiva sorte. E’ sempre lui a dividere la coscienza civile del paese con le sue mosse  politiche o le sue vicende giudiziarie oppure  ancora con le sue disavventure personali. I suoi successi economici e sportivi come i suoi sbandamenti pubblici e privati sono tutti ingredienti di passioni contrastanti sul controverso Cavaliere d’Italia. Oggi chiunque sa che la sua impronta personale si è estesa persino nei gangli più nascosti della coscienza civile del paese. Per questo è il personaggio più rappresentativo del Belpaese. Ed è per questa ragione che si parla di berlusconismo come di un brodo coltura che, proprio perché modello di socialità, sopravviverà alla persona di B. Dunque resta chiaro che liberandosi di B. non si viene a capo del berlusconismo e della gamma di simboli, modelli e messaggi che lo caratterizzano. Si sa che i processi culturali hanno bisogno di tempi lunghi. In ogni caso, al di là delle interpretazioni politicistiche e delle analisi politologiche, resta in questo B-day un dato inconfutabile: il Cavaliere d’Italia sta in sella e il berlusconismo è cultura  fluorescente. Tanto basta per prendere atto che la B-polarizzazione continua e continuerà ancora per un pò di tempo. Questione di centralità!